10 febbraio 2021
C’è generale accordo tra gli studiosi nel considerare il sonno come un comportamento biologicamente e culturalmente determinato, ovvero influenzato sia da aspetti di regolazione interna sia da valori e credenze che caratterizzano la propria cultura di riferimento. Le ricerche che si concentrano sulle differenze interculturali illustrano come ciò che può essere considerato problematico in una determinata cultura, può non esserlo in un’altra. Così avviene anche per le pratiche che riguardano il sonno dei piccoli: gli stessi comportamenti possono acquisire un carattere di “normalità” o di “problematicità” a seconda della cultura di riferimento.
È stato osservato, ad esempio, che in contesti culturali in cui viene data maggiore enfasi a valori quali la collettività e l’interdipendenza, come in Giappone e in altri paesi asiatici, la pratica del co- sleeping è più comune rispetto a contesti culturali in cui vengono privilegiati l’indipendenza e l’individualismo. È questo il caso degli Stati Uniti d’America, in cui è più frequente l’abitudine di far dormire il bambino in un ambiente separato rispetto a quello dei genitori. Molto dipende anche dalle abitudini del contesto sociale in cui si vive, dai significati attribuiti a determinate pratiche e dalle aspettative che ne conseguono. Differenze rilevanti emergono anche dal confronto tra le abitudini adottate in culture occidentali diverse. Ad esempio, riguardo alla fase di addormentamento, mentre in Italia ai bimbi viene più spesso concesso di partecipare alla vita familiare anche in orario serale e di addormentarsi in braccio al genitore o nel passeggino, negli Stati Uniti si osservano abitudini più strutturate e che ruotano intorno a rituali maggiormente definiti.
La grande variabilità che caratterizza le abitudini relative al sonno dei bambini potrebbe suggerire che una norma universale e assoluta di buone pratiche in realtà non esiste. Piuttosto, tenere presente come biologia e cultura interagiscono tra loro e si modificano nel tempo risulta più utile per individuare i comportamenti che favoriscono un sonno più salutare, anche nei più piccoli.
Jenni, O. G., & O’Connor, B. B. (2005). Children’s sleep: An interplay between culture and biology. Pediatrics, 115, 204-216.
Owens, J. A. (2004). Sleep in children: Cross-cultural perspectives. Sleep and Biological Rhythms, 2, 165-173.
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