1 maggio 2021

Sviluppo…a ritmo di musica

Di Valentina Focaroli

La musica è propria soltanto degli esseri umani e, come altre arti, è basilare, allo stesso modo della lingua per lo sviluppo e l’esistenza umana (Gordon, 1997).

Numerosi studi hanno indagato il rapporto tra musica e sviluppo del bambino, focalizzandosi soprattutto sull’influenza che l’esposizione prolungata e continuativa alla musica ha sul cervello. A tal proposito, è centrale il concetto di plasticità, ovvero la capacità del cervello di modificare la propria struttura e le proprie connessioni grazie all’esposizione ripetuta agli stessi stimoli.

Quando si è ripetutamente esposti a uno stesso evento, le connessioni sinaptiche cerebrali associate a tale evento si rinforzano, promuovendo i processi di apprendimento. Con l’esposizione alla musica accade esattamente questo e nel tempo si modifica il modo in cui il cervello codifica l’informazione uditivo-sonora. Se tale esposizione avviene sin dai primi mesi di vita, i cambiamenti saranno duraturi. Questi cambiamenti non interessano solo l’ambito musicale, ma possono estendersi ad ambiti affini, come il linguaggio. Ad esempio, l’esposizione precoce alla musica può positivamente influire sulla capacità di percepire il ritmo del linguaggio parlato. A questo proposito, uno studio ha osservato l’attività cerebrale tramite elettroencefalogramma in bambini tra quattro e sei anni di età, di cui solo un gruppo aveva ricevuto un addestramento musicale per 7 settimane. Il confronto tra i due gruppi ha mostrato che i bambini che avevano partecipato all’addestramento musicale mostravano una maggiore tipologia di attività cerebrale tipicamente associata a migliori prestazioni cognitive. Inoltre, le abilità musicali sono spesso associate alla capacità di percepire e produrre differenze fonetiche in una seconda lingua e alla capacità di lettura nella lingua nativa, suggerendo che l’apprendimento musicale stimola una più generale capacità di decodifica di stimoli ripetitivi ritmico-melodici, come le sillabe nel linguaggio verbale.

Altri studi hanno inoltre indagato i potenziali benefici della musica sul benessere familiare, in particolare nei neonati, in cui la musicalità è considerata come un elemento intrinseco nella comunicazione tra genitori e figli. Lo sanno bene quei genitori che spesso utilizzano la musica per creare un ambiente calmo e rilassante e accompagnare molte attività del proprio bimbo, come il bagnetto e il sonno.

Child Listening To Music Seanomatopoeia
© Seanomatopoeia