25 ottobre 2023

Progetto Spoon al XXXV Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Psicologia

Di Alice Di Prete

Dal 25 al 27 settembre si è tenuto presso l’Università di Foggia il XXXV Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Psicologia (AIP), Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione. In questa sede abbiamo presentato i risultati finora conseguiti dal Progetto Spoon nell’ambito del Simposio “Sviluppo dell’alimentazione nei primi anni di vita: aspetti cognitivi e relazionali”, da noi organizzato.

Un primo contributo, presentato da Barbara Caravale, ha illustrato la relazione tra modalità di alimentazione complementare e funzionalità oromotoria a 8 e 12 mesi di età. Da questi dati è emerso come nel primo anno di vita i bambini mostrino una migliore funzionalità oro-motoria con i cibi semisolidi piuttosto che con cibi in purea e solidi, ma che la funzionalità oromotoria non differisce a seconda della modalità di alimentazione complementare.

Un secondo contributo, presentato da Valentina Focaroli, si è focalizzato sulla relazione tra modalità di alimentazione complementare e sviluppo del bambino nei primi 18 mesi di vita. È emersa una relazione positiva tra modalità di alimentazione complementare e (i) comportamenti adattivi a 8,12 e 18 mesi, (ii) esordio delle prime parole e numero di gesti prodotti a 12 mesi. Inoltre, è stata rilevata una relazione positiva tra frequenza di alimentazione autonoma e (i) esordio della capacità di gattonare e di deambulare autonomamente a 12 mesi e (ii) comportamenti adattivi a 18 mesi. L’alimentazione complementare a richiesta sembra quindi associarsi a numerose e importanti competenze nel corso dello sviluppo del bambino.

Un terzo contributo, presentato da Melania Paoletti, ha indagato la relazione tra alimentazione complementare e pressione genitoriale durante i pasti in bambini di 8 e 12 mesi. Sono emersi tre risultati principali: (i) le madri esercitano un maggior controllo sui comportamenti alimentari dei bambini rispetto ai padri; (ii) i genitori che praticano l’alimentazione complementare a richiesta esercitano pratiche controllanti meno frequentemente; (iii) il tono emotivo durante il pasto migliora con il passare dei mesi, con la riduzione dei comportamenti controllanti da parte dei genitori.

Un quarto contributo, presentato da Giulia Pecora, ha illustrato la relazione tra alimentazione autonoma e comunicazione intenzionale in bambini di 12 mesi di età. È emerso che sia una maggior frequenza di alimentazione autonoma da parte del bambino, sia il linguaggio rivolto al bambino da parte dei caregiver, si associano a una migliore abilità comunicativa del bambino.

È stato infine presentato un contributo da Paola Molina (Università degli Studi di Torino) che ha esposto i risultati di una ricerca intervento volta ad incrementare il consumo di verdure in età prescolare in prospettiva cross-culturale (progetto “See & Eat” finanziato dalla Comunità Europea). Sono emerse interessanti somiglianze e differenze nel modo in cui i bambini si approcciano alle verdure in Italia, Polonia e Regno Unito. I risultati hanno mostrato una certa variabilità tra i Paesi presi in considerazione sia nel consumo di verdure (le famiglie polacche sono quelle che ne consumano di più, mentre le famiglie italiane quelle che ne consumano di meno) sia negli obiettivi legati all’alimentazione: le famiglie italiane in particolare risultano le meno motivate a ridurre lo stress associato al momento del pasto, ad aumentare il coinvolgimento dei bambini nella preparazione del cibo e ad avere un unico menù per tutta la famiglia.

L’intervento conclusivo del Simposio è stato tenuto dalla discussant Alessandra Sansavini (Università degli Studi di Bologna) che ha commentato il significato e la rilevanza dei diversi studi anche alla luce del modello neurocostruttivista dello sviluppo, che pone l’accento su come lo sviluppo di abilità di base possa avere effetti a cascata sullo sviluppo di abilità più complesse, ed ha sottolineato l’importanza delle ricadute applicative della ricerca sull’alimentazione infantile e della divulgazione dei suoi risultati alla comunità allargata.

Tutti gli studi illustrati sono presenti nella sezione “Pubblicazioni”.

Progetto Spoon al XXXV Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Psicologia