12 gennaio 2025
Un nuovo articolo è stato appena pubblicato grazie ai dati raccolti durante il Progetto Spoon! In questo studio abbiamo indagato l’associazione tra l’uso materno delle tecnologie digitali, l’esposizione precoce dei bambini ad esse e lo sviluppo cognitivo, socio-emotivo e comunicativo dei bambini a 4 e 8 mesi.
In letteratura, numerosi studi hanno messo in luce come esporre i bambini quotidianamente e per un tempo prolungato agli schermi e ai dispositivi elettronici possa avere un effetto negativo sulle capacità attentive, sulle capacità di autoregolazione e sullo sviluppo linguistico. Inoltre, passare tanto tempo sugli schermi significa sottrarre tempo ad altre importanti attività per lo sviluppo del bambino, come il gioco libero all’aperto, le interazioni sociali in presenza e le ore di sonno. Per questi motivi i pediatri raccomandano di non esporre i bambini agli schermi prima dei 18 mesi di vita, con l’eccezione delle connessioni video-chat che, preservando la struttura interattiva dello scambio sociale, non sono considerate dannose.
Da questo punto di vista, la tecnologia digitale in un mondo sempre più tecnologico può assumere nuove e importanti funzioni, soprattutto dopo la pandemia da Covid-19, quando i media e i dispositivi elettronici hanno acquisito sempre più spazio nelle nostre vite. Infatti, i genitori sono ricorsi maggiormente al loro utilizzo per intrattenere e educare i propri figli costretti a casa, ma soprattutto per rimanere connessi con le famiglie di origine e gli amici via videochat per mitigare gli effetti negativi della quarantena.
Per questi motivi si può ipotizzare che, al giorno d’oggi, alcuni utilizzi dei dispositivi elettronici e alcuni contenuti veicolati dai media possano avere effetti positivi sulla qualità della vita quotidiana e sullo sviluppo anche dei bambini più piccoli.
Nel nostro studio, 187 madri hanno compilato una serie di questionari quando i loro bambini avevano 4 e 8 mesi d’età: (i) un questionario sull’esposizione della famiglia ai media in diversi contesti; (ii) un questionario sullo sviluppo comunicativo e linguistico del bambino; (iii) un questionario sullo sviluppo cognitivo, socio-emotivo e comunicativo; (iv) un questionario sul temperamento del bambino e (v) un questionario sociodemografico. È emerso che strategie positive quali guardare lo schermo assieme per educare e divertire il bambino e il tempo trascorso dai bambini a comunicare tramite videochat sono associati a un migliore sviluppo socio-emotivo a 4 mesi; il tempo dedicato alla lettura di libri con il bambino (sia elettronici sia cartacei) e usare gli schermi per comunicare con persone distanti risultano pratiche positivamente associate allo sviluppo comunicativo e socio-emotivo del bambino ad 8 mesi. Invece, trascorrere molte ore sugli schermi in modo isolato e senza coinvolgere il bambino ed usare gli schermi per gestire le routine della vita quotidiana del bambino (come il pasto, il bagnetto o l’addormentamento) sono pratiche materne che si associano a un minore sviluppo socio-emotivo e comunicativo ad 8 mesi.
Per concludere, questi risultati evidenziano gli impatti sia positivi sia negativi di un’esposizione precoce ai dispositivi elettronici. Le motivazioni per l’uso dei media (ad esempio, per relazionarsi o divertirsi), il contenuto e il contesto in cui i media vengono utilizzati dai genitori e dai bambini (ad esempio l’uso condiviso piuttosto che isolato), si associano allo sviluppo socio-emotivo, cognitivo e comunicativo. I nostri risultati possono contribuire a fornire una guida a un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie così da mitigarne i potenziali i rischi, al fine di promuovere uno sviluppo sano dei bambini che crescono in un mondo sempre più digitale.
Riferimento bibliografico dell’articolo pubblicato
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